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Pensioni: come potrebbero cambiare dal 2024

7 Settembre 2023 10:25 - Pubblicato da Lascia il tuo commento

Pensioni: come potrebbero cambiare dal 2024

Il governo si è impegnato ad aumentare quelle più basse, si spinge per la soglia dei 700 euro. Ma resta il problema di come trovare le risorse.

Intanto l’Inps è già al lavoro sulle simulazioni per la possibile rivalutazione ridotta degli assegni, con i sindacati che promettono battaglia. Ecco le ipotesi in campo.

Le pensioni minime nel 2023 – Quest’anno le pensioni minime hanno visto aumenti diversi a seconda dell’età dei beneficiari. La legge di Bilancio approvata a dicembre 2022 ha portato un incremento dell’1,5% per tutti i pensionati under 75. L’assegno è quindi salito a 572,20 euro al mese. Per gli over 75 si è invece raggiunta la soglia dei 600 euro al mese, con un aumento del 6,4%. Sicuramente ha influito, e di molto, l’inflazione record: nel periodo 2022-2023 l’aumento obbligato per la rivalutazione dell’Inps è stato del 7,3%.

Le pensioni minime nel 2024 – La rivalutazione delle pensioni minime continuerà anche nel 2024. Si partirà dall’inflazione media dello scorso anno (che è stata pari all’8,1%) e si dovrà recuperare la differenza. In seguito, si calcolerà la rivalutazione per l’anno prossimo, che stando alle stime attuali potrebbe essere intorno al 5,5%. Come previsto dall’ultima legge di Bilancio, ci sarà un aumento anche del 2,7% per tutti senza distinzione di età. Per questo l’assegno minimo per il 2024 dovrebbe superare i 600 euro.

La reazione dei sindacati – L’intenzione del governo di rivedere e tagliare, per il secondo anno consecutivo, la rivalutazione all’inflazione delle pensioni ha allarmato i sindacati, che chiedono al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone di partecipare al tavolo tecnico del 5 settembre. I sindacati sono preoccupati dal fatto che si andrebbe a intervenire sul nuovo meccanismo di rivalutazione introdotto con l’ultima legge di Bilancio, che era già più penalizzante rispetto a quello ordinario. Insomma, un taglio sul taglio.

C’è tuttavia l’impegno del governo per aumentare le pensioni minime. “Chi più di un pensionato che guadagna 600 euro al mese sta risentendo dell’aumento dei prezzi degli ultimi anni? Poi se mi chiedete che tipo di sforzo possiamo fare, dico che i tempi per quantificare non sono ancora maturi”, spiega Durigon. E sulla soglia dei 700 euro, dice: “Non mi piace sparare cifre a caso. Ci sono tante variabili in gioco e dipende anche dalla platea. L’intervento può riguardare solo gli over 75 o tutti gli anziani che hanno una minima. I numeri cambiano”.


CARTA ACQUISTI INPS: in quali negozi usarla e come attivarla entro il 15 Settembre; i dettagli

27 Luglio 2023 10:25 - Pubblicato da Lascia il tuo commento

È in arrivo la carta acquisti INPS: vediamo in quali negozi usarla e come attivarla.

Ecco tutti i dettagli, evidenziando che i Comuni hanno iniziato a distribuire agli uffici postali le prepagate con un contributo statale una tantum da 382,50 euro, riservato ai nuclei con ISEE annuo fino a 15 mila euro che versano in difficoltà economica a causa del caro vita e che non ricevono altri sussidi pubblici (ad esempio il Reddito di Cittadinanza, oppure altri assegni per la povertà).
Una volta ritirata la social card in Posta, ciascun beneficiario ha tempo fino al 15 Settembre per attivarla, effettuando almeno un acquisto tra i generi alimentari ammessi dal Ministero dell’Agricoltura presso i negozi adibiti.

L’uso della social card è limitato categoricamente ai beni alimentari di prima necessità: sono ammessi carni, pescato fresco, latte e derivati, uova, oli, prodotti di panetteria, pasticceria e biscotteria, riso, farine, ortaggi, legumi, frutta, alimenti per bambini, lieviti, miele, zuccheri, cioccolato, acque minerali, aceto di vino, caffè, tè, camomilla. Vengono invece esclusi bevande alcoliche (di qualunque gradazione), tabacco e farmaci di qualsiasi tipo.

L’agevolazione è valida nella stragrande maggioranza dei punti vendita in Italia: chi volesse vedere l’elenco completo dei negozi aderenti può visionarlo sull’apposito sito.


INPS, per chi ha superato i 60 anni ci sono tutte queste agevolazioni in arrivo

29 Giugno 2023 11:45 - Pubblicato da Lascia il tuo commento

INPS, per chi ha superato i 60 anni ci sono tutte queste agevolazioni in arrivo

Sono tanti i bonus erogati dall’INPS che permettono agli over 60 di affrontare con maggiore serenità questo difficile momento dal punto di vista economico e finanziario. Ecco tutte le agevolazioni disponibili.

Il Governo italiano è l’INPS, vale a dire l’Istituto nazionale della previdenza sociale, hanno predisposto tutta una serie di bonus e agevolazioni specifiche per chi ha superato la soglia dei 60 anni e rientra in particolari requisiti. Di cosa parliamo? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

L’INPS rappresenta il più importante ente previdenziale in riferimento alle pensioni pubbliche del nostro Paese. Sono tanti i suoi compiti. Quelli più importanti fanno riferimento all’erogazione di tutte le pensioni agli aventi diritto e al fatto di garantire un sostegno economico minimo anche ai cittadini maggiormente bisognosi.

Chi è in difficoltà economica, quindi, potrà contare su una vera e propria assistenza economica, in modo tale da poter soddisfare il fabbisogno minimo. L’INPS, inoltre, ha il compito di acquisire tutti i contributi previdenziali maturati nel corso dell’attività lavorativa da ogni singola persona.

La pandemia prima e la tensione internazionale scatenatasi a febbraio 2022 hanno peggiorato le condizioni economiche di molte famiglie e di tanti pensionati del nostro Paese. L’aumento dei prezzi e l’inflazione elevata pesano enormemente sulle tasche di tante persone, specialmente quelle con un reddito basso.

In questo articolo vogliamo portare a conoscenza dei lettori tutte le agevolazioni pensate dal Governo e dall’INPS per venire incontro alle esigenze di una larga fetta di over 60. Cosa c’è da sapere in merito? Ecco tutti i dettagli sui vari bonus disponibili:

Chi ha più di 60 anni è molto vicino alla pensione oppure già può contare su questo assegno mensile, dopo aver lavorato per una vita intera e aver versato i contributi. In questo 2023 le pensioni sono state alzate. Una rivalutazione che si è resa necessaria per l’aumento dei prezzi e per l’inflazione galoppante.

La rivalutazione si è registrata anche per le pensioni minime. Di seguito, però, non vogliamo parlare delle pensioni, bensì di specifici bonus e agevolazioni riservati agli over 60 da parte dell’INPS.

Una delle prime agevolazioni fa riferimento alle bollette e viene per l’appunto chiamata Bonus Bollette 2023. Esso è garantito a tutti gli over 60 con un reddito non superiore ai 15 mila euro all’anno. Chi ha 4 figli a carico, poi, potrà contare su tale contributo, a patto di non avere un reddito superiore ai 20 mila euro.

Per gli over 60 è possibile usufruire anche di un vero e proprio esonero in riferimento al pagamento del ticket sanitario. Anche in tal caso, però, sarà necessario non superare alcuni paletti riguardanti il reddito medio lordo annuo. Esso non dovrà, infatti, superare gli 8.263,31 euro.

Per poter sfruttare l’esenzione dal ticket, inoltre, il reddito potrà estendersi a 11.362,05 euro, nel caso in cui nella famiglia sia presente un coniuge. Esso si estenderà di altri 516 euro per ogni eventuale figlio a carico.

Alcuni over 60 potranno ricevere anche il cosiddetto bonus elettrico per disagio fisico. Si tratta di una agevolazione da poter sfruttare in caso di condizioni di salute gravi, le quali rendono necessario l’uso di apparecchi elettromedicali molto dispendiosi dal punto di vista dei consumi.

La spesa sostenuta dalla famiglia si ridurrà di gran lunga. Non sono previsti requisiti in riferimento al reddito. Lo sconto verrà applicato direttamente sulla bolletta, in seguito alla domanda accolta.

Molti over 60, poi, potranno contare su sconti e agevolazioni per quanto concerne il pagamento dei biglietti per il teatro, per il cinema, per i biglietti aerei, ferroviari e per molto altro ancora.

Per chi ha già compiuto 60 anni, infatti, molti comuni italiani predispongono sconti compresi fra il 20 e il 50% per quanto concerne l’acquisto di abbonamenti o di biglietti singoli in riferimento ai mezzi pubblici, ai cinema, ai musei o ai teatri.

Chi ha un reddito entro i 7.120,39 euro, poi, potrà contare anche su una Carta Acquisti. Essa ha un valore mensile di 40 euro e potrà essere sfruttata per comprare beni di prima necessità al supermercato o medicine in farmacia.