Bonus partite IVA: domanda in scadenza, ma doppia chance per i 150 euro
Bonus partite IVA, la domanda è in scadenza il 30 novembre 2022. Ma l’integrazione di 150 euro per autonomi e professionisti e l’indennità prevista dal DL Aiuti ter per alcune categorie di cittadini e cittadine non è incompatibile. Lo ha chiarito l’INPS nella circolare numero 127 del 2022
Bonus partite IVA, domanda in scadenza il 30 novembre 2022: gli autonomi e i professionisti che hanno le carte in regola per richiedere l’indennità una tantum contro il caro prezzi di 200 euro del DL Aiuti e l’integrazione di 150 euro prevista dal DL Aiuti ter hanno tempo per procedere con la richiesta fino a fine mese.
Ma la circolare INPS numero 127 del 2022 chiarisce che c’è un doppio canale di accesso al bonus 150 euro. Manca nel testo del DL n. 144 del 2022 una precisazione sulle incompatibilità, presente invece sul testo del provvedimento precedente.
Come previsto dall’attesissimo decreto attuativo del 19 agosto scorso, le partite IVA con i requisiti richiesti possono presentare domanda per accedere al bonus 200 euro e all’integrazione di 150 euro entro la scadenza del 30 novembre 2022.
Il primo beneficio è riservato a coloro che hanno percepito redditi relativi al 2021 fino a 35.000 euro, l’importo aggiuntivo invece spetta solo a coloro che non superano la soglia dei 20.000 euro.
Per ottenere il pagamento delle indennità contro il caro prezzi introdotte dai Decreti Aiuti, lavoratrici e lavoratori autonomi e professionisti e professioniste devono seguire le procedure di domanda previste dall’ente di previdenza di riferimento: INPS o Casse di previdenza private.
In caso di doppia iscrizione la richiesta deve essere inoltrata solo all’INPS. Il canale di accesso alle risorse, erogate in ordine cronologico ma sufficienti a soddisfare tutta la platea di beneficiari e beneficiarie stimata, è attivo dal 26 settembre scorso e, in base al calendario stabilito con il decreto attuativo, c’è ancora qualche giorno per procedere.
Ma la scadenza della domanda non segna la chiusura dei canali di accesso ai bonus per le partite IVA: un chiarimento importante in questo senso è arrivato dall’INPS con la circolare numero 127 del 2022.
Secondo quanto chiarito, se si rispettano i requisiti richiesti, è possibile beneficiare del bonus 150 euro sia come integrazione che come ulteriore indennità prevista per le seguenti categorie:
- disoccupati/e;
- beneficiari/e di indennità Covid;
- titolari di contratto di collaborazione, dottorandi e assegnisti ricerca;
- lavoratori e lavoratrici stagionali;
- lavoratori e lavoratrici a termine e intermittenti;
- lavoratori e lavoratrici dello spettacolo;
- incaricati/e alle vendite a domicilio.
Alla base di questa possibilità per gli autonomi e i professionisti c’è una mancata precisazione sull’incompatibilità dei due bonus da 150 euro.
Il bonus 200 euro per le partite IVA è regolato dall’articolo 33 del primo decreto Aiuti, DL n.50/2022. La stessa indennità in altre forme, invece, è regolata dai due articoli precedenti.
Come espressamente previsto dal decreto.
Stando ai chiarimenti forniti, in presenza dei requisiti richiesti sia nell’uno che nell’altro caso, c’è compatibilità tra il bonus complessivo di 350 euro previsto per le partite IVA, la cui domanda è in scadenza il 30 novembre 2022, e il bonus 150 euro destinato alle categorie descritte in tabella.
Tutti i chiarimenti sul bonus 150 euro sono contenuti nel testo integrale della circolare numero 127 del 2022.